lunedì 14 marzo 2011

è tornato il mare...

Quarantott'ore di tormenta...abbiamo sentito la "barrack 3" adattare più volte le sue forme sotto la spinta del vento da Est - Est Nord Est (quasi Bora si potrebbe dire.... eh eh)
Alla fine cumuli di neve alti uno, due, tre metri... ma guardi poco distante e la neve che c'era è scomparsa, ridando alle montagne che circondano Longyearbyen sprazzi di colore scuro...il vento si è portato via tutto, ha tolto ai pendii esposti della vallata il suo vestito invernale, riportando alla luce il brullo substrato roccioso delle Spitzbergen che, solo per poche settimane, si coprirà di fiori artici tra il mese di giugno e agosto...per questo c'è ancora tempo !!



...ma ancora una volta un dettaglio ci era sfuggito !!
 
Percorriamo i consueti tre chilometri che separano Nybyen dalla UNIS, praticamente incamminandoci dritti a Nord...lo sguardo, come di consueto, vaga a 360 gradi per tornare a cogliere l'immensità di questi luoghi dai contorni finalmente di nuovo nitidi, dopo oltre 10 giorni di maltempo...ma qualcosa è cambiato !! Gli occhi si soffermano su quella estesa macchia scura all'orizzonte che fino a ieri non c'era...

...la noti perchè immerso nella bianca luce artica quel plumbeo riflesso sembra quasi un miraggio...metti a fuoco, guardi meglio...e poi non hai più dubbi: quello è proprio il mare !!
La tempesta ha fratturato il pack in più punti spingendo alla deriva chilometri e chilometri quadrati di ghiaccio galleggiante, sparato fuori dall'Isfjorden e dentro l'Oceano come fosse il plume di un fiume in piena che sfocia in mare dopo un'alluvione...

...è tornato il mare !

...e non perchè faccia di colpo più caldo, anzi...il termometro precipita verso il basso a conferma che qui il periodo più freddo dell'anno è proprio questo, la prima metà di marzo!

...-20...-25...-30...ed anche qualcosa di meno !! stare fuori a lungo comincia ad essere impegnativo, ed i tragitti in motoslitta, pur se bardati come il migliore degli "omino Michelin" in circolazione, cominciano ad avere un sapore diverso.

Aria a -30 che dall'Adventalen, debolmente, fluisce verso il mare in quel moto di masse d'aria che trova proprio nella direzione Est-Ovest la soluzione topograficamente più semplice da percorrere...se ci fossero gli alberi, probabilmente, qui li vedremmo tutti protesi verso ovest...nostalgia degli "alberi a bandiera" del mio Carso, forse un po' sì.

Questa nuova situazione, ereditata all'improvviso dall'ultima tempesta che ha spazzato le Svalbard, ci regala un altro attimo di contemplazione, per restarsene brevi attimi a guardare con la bocca aperta quello che scorre davanti ai nostri occhi...


...una sorta di lake effect a scala ridotta con l'aria gelida che dall'Adventalen scorre debolmente sopra alla superficie marina ad alcuni gradi sopra lo zero... 30-35 °C di differenza in pochi centimetri...un flusso gelido che scalza l'aria più mite ed umida al di sopra della superficie marina, innescando una sorta di convezione a scala ridotta destinata ad aumentare man mano che ci si allontana dalla terra ferma...

...il tutto si materializza in una nebbiolina densissima che da Est ad Ovest prende spessore scorrendo a velocità costante sospinta dal gelido respiro dell'Adventalen...il brevissimo video qui sotto ve lo mostra a velocità normale, per sottolineare il fatto che non ho accelerato il filmato...in particolare il fenomeno è visibile nel primo e secondo spezzone, nel terzo è forse meno nitido a questa risoluzione...

2 commenti:

  1. incredibile come la spinta del mare sia + forte della forza del vento molto freddo.
    bello l'effetto nebbia sul mare e incredibile come il forte vento che hai avuto questi giorni con nevicate continue abbia spazzato via la neve dai pendii.
    e che aveva anche piovuto.
    sempre fantastico.
    continua così
    ciao

    Poalo

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  2. E' vero...non sembra la terra, come avevi detto appena aterrato a Longyearbyen...quel posto ha un fascino inconsueto per noi, abitanti del bel paese...mamma

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